Martina Bernile: “Non mi pento di aver preferito la boxe al posto fisso”. Stasera live streaming

E’ un treno che Martina Bernile da Novara e Hye Soo Park da Seoul non possono perdere. Il titolo Gold Wba dei pesi mosca (stasera dalle 21 live streaming su Repubblica.it, preceduto da 4 match di sottoclou) è una semifinale per il mondiale, e per entrambe conquistarlo rappresenterebbe la svolta di una carriera di livello alto, ma alla quale manca ancora un tassello. Il titolo lo hanno sfiorato, quasi accarezzato tutte e due, senza però riuscire a conquistarlo. Bernile (nella sigla Ibo) contro la serba Radovanovic (ma nei minimosca), Hye Soo Park 5 anni or sono (per la Wba) in Corea Del Sud contro la cinese Jinyan Gao.
Martina Bernile: “Ho lavorato anche sotto l’aspetto mentale, sarà un match esplosivo”Insomma, vincere sarebbe fondamentale anche per una questione anagrafica (39 anni l’italiana, 37 la sudcoreana). “E’ vero, tutte e due abbiamo un percorso lungo e questo match è fondamentale”, spiega Martina a Repubblica. Un fiume in piena la novarese, che non sembra sentire la tensione del match. “Sono carica, ho passato un periodo lavorando non solo sulla tecnica e sulla tattica, ma anche sull’aspetto mentale dei match”. In tale senso la coreana, braccia più lunghe ed esponente della grande tradizione asiatica nei pesi piccoli, sarà un ostacolo impegnativo: ”Ha sulle spalle 18 anni di professionismo, mi aspetto una grande sfida a corta distanza. Sono comunque fiduciosa, torno nei mosca, il mio peso classico, dove ho vinto un titolo italiano e uno europeo”.
"Lasciare il lavoro alle poste è stata una scelta giusta, ora lo confermo”Anni fa Martina era diventata famosa per una scelta drastica, socialmente quasi ‘brutale’. Dopo aver vinto un concorso alle Poste giovanissima ed essere arrivata a un ruolo dirigenziale che avrebbe appagato parecchia gente, ha mollato tutto per dedicarsi alla boxe. Prima alla gestione di una palestra in Sicilia (a Mazara del Vallo), poi il ritorno nella sua Novara per iniziare un nuovo discorso sia nell’agonismo che nell'insegnamento. “Con mio marito Francesco Vaccaro, che non ringrazierò mai abbastanza, abbiamo acquistato un capannone. La nostra palestra di chiama Underdog Boxing, abbiamo 250 tra ragazzini, amatori, agonisti. Nella riunione di stasera ci saranno 4 pugili della mia palestra, 2 ragazzi e due ragazze. E presto conto di aprire anche alla paraboxe”. E circa il lavoro mollato alle poste: “A 39 anni posso affermare con certezza di avere fatto la scelta giusta. A Novara sono un eroina, e poi c’è gente come Rolando Frascara e Giovanni De Carolis (gli organizzatori, ndr) che mi danno tutto il sostegno possibile. Quindi zero pentimenti e avanti tutta”
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